La Porta Santa di San Pietro viene aperta dal Papa solo in occasione del Giubileo e il gesto identifica l'inizio dell'Anno Santo. La prima notizia di questo rito riporta al 1500, ad opera di papa Alessandro VI. Attualmente, il muro che sigilla la Porta viene smantellato nei giorni precedenti alla sua apertura.
Durante questo momento viene estratta dal muro una cassetta che è rimasta murata dentro dall'ultimo Anno Santo. In essa si trova la chiave che permette di aprire la Porta, e il Papa ne spinge i battenti in modo simbolico.
Anche per motivi di sicurezza, e stato invece abbandonato l'uso del martello con il quale durante il rito si colpiva il diaframma di mattoni che la chiudeva.
Da quel momento la Porta rimane aperta tutto l'anno per il passaggio dei pellegrini. Con questo gesto, non solo chi arriva a Roma vive in senso pieno l'indulgenza legata all'Anno Santo, ma il passaggio sta anche a significare che il proprio cammino di conversione è arrivato all'incontro con Cristo, la "Porta" che ci unisce al Padre.
La Porta sempre aperta per chi si converte.
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Opera dello scultore Vico Consorti, la Porta fu un dono a papa Pio XII da parte di Francesco von Streng, vescovo di Lugano e Basilea e della sua comunità, come ringraziamento al Signore per aver risparmiato la Svizzera dalla guerra.