Con un parterre gremito da operatori del settore, si è tenuto oggi a Bologna l'incontro promosso dal Consiglio Direttivo FISM Emilia Romagna e coordinato dal presidente regionale Dott. Luca Iemmi sul tema: “Direttiva regionale per l’accreditamento Nidi d’Infanzia” ...fresca, fresca di approvazione.
All'incontro, nel ruolo di vice-presidente della Regione Emilia Romagna, è intervenuta la Prof.ssa Elisabetta Gualmini decisamente soddisfatta per i contenuti della direttiva approvata in Giunta Regionale il 13 maggio 2019 (giusto ieri) che segna un punto fermo per il sistema di valutazione della qualità al fine di promuovere lo sviluppo e la qualificazione del sistema dei servizi educativi per la prima infanzia, ed è la base della procedura di sintesi funzionale e di compiti da assolvere da parte di Stato, Regioni, Enti Locali.
«Esprimo la mia soddisfazione per il lavoro fatto in Giunta sui servizi per l'infanzia» ha esordito Elisabetta Gualmini, ricordando che «Abbiamo scommesso prima di tutto su sistema integrato e sul pluralismo dell'offerta formativa che rappresenta una ricchezza per la nostra Regione. Fondamentale la libertà di scelta da parte dei genitori perché è giusto poter scegliere quale sarà l'educazione dei propri figli, l'ambiente e gli insegnanti con cui avranno a che fare. Naturalmente conosco bene le criticità sofferte dalle scuole paritarie e parimenti mi rendo conto della passione che investite per garantire la continuità di progetti pedagogici molto ricchi e promuovere la partecipazione delle famiglie».
Di seguito il dott. Gino Passarini (per la Regione Emilia Romagna, responsabile per la qualificazione e il miglioramento delle scuole d'infanzia) ha illustrato passo dopo passo i contenuti della direttiva ribadendo che per i servizi privati l'accreditamento costituisce requisito per l'accesso ai finanziamenti pubblici ed è condizione di funzionamento per i servizi erogati.
L’introduzione della procedura obbligatoria di accreditamento per le strutture private integra pertanto la semplice autorizzazione al funzionamento finora richiesta per l’apertura dei nidi, che prevedeva il rispetto delle norme igieniche e sanitarie, di sicurezza degli ambienti e di un numero di educatori proporzionato a quello dei piccoli ospitati.
Gli altri elementi contenuti nella “Direttiva per l’accreditamento dei Nidi d’Infanzia” riguardano tutte le strutture del territorio emiliano-romagnolo destinate alla fascia 0-3 anni, pubbliche e private: la formulazione del progetto pedagogico; la presenza del coordinatore pedagogico; l'adozione di strumenti di auto-valutazione dei servizi educativi offerti, oltre ad un adeguato numero di ore di formazione del personale. L’obiettivo è quello di assicurare a tutti i bambini, qualsiasi nido frequentino, comuni livelli di qualità nell’offerta educativa e nella professionalità del personale.