Ieri a Reggio Emilia, altro illuminante incontro territoriale con i gestori di scuole parrocchiali. Voluto e organizzato dalla presidenza di FISM Emilia Romagna, il convegno che oggi a Bologna per Area Romagna (le scuole site nelle province di Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini) ultima i suoi lavori, ha generato interessantissime chiavi di lettura per smarcarsi da logiche di gestione del passato e intravedere spiragli per il futuro.
Il tavolo dei relatori. Da sinistra a destra: Dott. Luca Iemmi Presidente Regionale FISM Emilia Romagna, Avv. Marco Masi Cassazionista del Foro di Bologna e Alessi Leonardo Presidente Regionale FISM Toscana
La relazione dell'Avv. Marco Masi ha delineato al pubblico presente una lucida ed esaustiva analisi sulle forme di gestione possibili per una Scuola Parrocchiale rimarcando nello specifico le distinzioni strutturali che contraddistinguono la titolarità di una gestione diretta (Parrocchia) da una gestione esercitata tramite ente strumentale (Fondazione) o trasferita ad altro soggetto giuridico (Cooperativa).
L'intervento di Alessi Leonardo, è stato il racconto di una esperienza personale direttamente conseguita con compagni di viaggio coesi e affidabili nel verso tipologico di una società di gestione con finalità mutualistica multipla.
I lavori hanno fatto notare come in relazione alla distribuzione geografica occorre rilevare che più di metà delle scuole cattoliche si concentrano nelle diocesi del Nord e che alla diversificazione territoriale si accompagna quella gestionale.
Un dato di fatto che vede prevalere ordini e congregazioni religiose al Sud, mentre al Nord sono più diffuse - in particolare nella scuola dell'infanzia - soluzioni diverse, spesso frutto dell'iniziativa laicale, alcune delle quali in rapida crescita.