da quanto pubblicato da Istituto degli Innocenti il 10 Ottobre 2022
[...] La riflessione di Aldo Fortunati è partita dal lavoro di monitoraggio, ricerca e documentazione sull’educazione ZeroSei dell’Istituto degli Innocenti. Con il Direttore dell’area Infanzia e Adolescenza dell’Istituto degli Innocenti che è partito proprio dal primo articolo del decreto 65/2017, quello che sancisce le pari opportunità educative per tutte le bambine e bambini, per verificarne l’applicazione concreta in Italia a partire anche dall’indagine “Educazione Zerosei. Diritti, qualità e accessibilità del sistema integrato”, l’ultimo rapporto di monitoraggio pubblicato dall’Istituto a gennaio nel volume che ha tenuto a battesimo la nuova collana Infanzia e Adolescenza agli Innocenti. In termini di accesso il quadro che ne emerge disegna un Italia a due velocità: nelle scuole dell’infanzia, corrispondenti alla fascia 3-6 anni, infatti, il servizio è ormai generalizzato con un tasso d’iscrizione del 98,5%. Diverso, invece, è lo scenario per quanto riguarda i nidi d’infanzia che sono frequentati da appena un bambino su cinque fra 0 e 3 anni. Il dato medio nazionale, peraltro, è la conseguenza di tassi d’iscrizione marcatamente differenziati a livello territoriale: da una parte, infatti, vi sono le regioni dell’Italia centro-settentrionale (in testa Toscana, Emilia-Romagna e Umbria), dove si supera il 30%; dall’altra quelle del Mezzogiorno in cui si attesta attorno al 10%.