SOSPENSIONE ATTIVITÀ / Abbattimento Rette

Mercoledi, 24 Mar 2021, 15:04

 

              Ai Presidenti regionali
              Ai Presidenti provinciali
              Ai Consiglieri nazionali
              Alle Segreterie regionali
              Alle Scuole dell’infanzia FISM per il tramite delle Segreterie provinciali

 

Roma, 24 marzo 2021


OGGETTO: Sospensione attività/abbattimento rette


Viste le seguenti disposizioni:


- D.L. 16 maggio 2020, n. 33, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2020, n. 74, recante «Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19»;
- Decreto del MIUR n.89 del 7 agosto 2020, recante “Adozione delle Linee guida sulla Didattica digitale integrata di cui al Decreto del Ministro dell’Istruzione 26 giugno 2020, n. 39”;
- D.L. 23 febbraio 2021, n. 15 «Ulteriori disposizioni urgenti in materia di spostamenti sul territorio nazionale per il contenimento dell'emergenza epidemiologica da COVID-19»;
- D.P.C.M. 2 marzo 2021, “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2020, n. 35, recante «Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19».

Considerato che: all’art 43 del DPCM sopracitato è previsto che nelle cosiddette zone “rosse” sono sospese le attività in presenza dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia con l’eventuale attivazione della “modalità a distanza”, salvo restrizioni più rigide previste dalle Regioni.

Sulla scorta dei dispositivi sopra indicati è di tutta evidenza che, anche quest’anno, si ripresenta la problematica dell’abbattimento, o meno, delle rette che i genitori debbono pagare per i periodi interessati dai suddetti provvedimenti di sospensione.

Allo scopo è utile fare alcune considerazioni di carattere generale:

  • per le scuole paritarie, a gestione privata, ed i servizi prima infanzia annessi, la sospensione dell’attività in       presenza non comporta automaticamente l’azzeramento dei costi di gestione;
  • il personale (docenti, educatori, ATA) mantiene il diritto alla normale retribuzione;
  • permangono i costi per le utenze e le spese generali complessive (assicurazioni, consulenze tecniche ecc.);
  • rispetto all’anno precedente l’attività a distanza, o meglio i legami educativi a distanza (LEAD) che le scuole sono impegnate - sia pur su base volontaria - a portare avanti, necessitano di prestazione lavorativa da parte del personale dipendente sia per la programmazione, che per la realizzazione delle attività;
  • il citato art. 43 del DPCM 2 marzo 2021 prevede anche la possibilità, sempre su base volontaria, di prestare l’attività in presenza con i bambini diversamente abili e/o con bisogni educativi speciali, assieme ad un piccolo gruppo di bambini della stessa sezione, a rotazione;
  • le ordinanze di sospensione che sono state adottate dal Ministro della Salute e dalle Regioni non sono simultanee in tutte le regioni d’Italia.

Ciò posto, diventa davvero difficoltoso dare indicazioni univoche circa l’abbattimento delle rette durante la sospensione dell’attività.

È bene ricordare che il contributo economico chiesto alle famiglie è su base annua, nella maggior parte dei casi suddiviso in 10 rate mensili (settembre/giugno). Ciascuna rata non copre soltanto le spese mensili, ma anche le spese annuali non frazionabili. Lo Stato e gli Enti locali possono "permettersi" di tagliare e ridurre le rette, potendo contare sulla gestione delle risorse provenienti dalla fiscalità generale. Per le scuole paritarie, a gestione privata, come le nostre, la situazione è
decisamente più complessa.

Allo scopo di salvaguardare l’alleanza educativa, la FISM si è attivata chiedendo provvedimenti a sostegno delle famiglie nel loro “straordinario” impegno di cura dei figli, ed interventi a tutela del diritto dei dipendenti al mantenimento della retribuzione e del posto di lavoro.

I provvedimenti introdotti dalle Regioni, dal Governo, la Legge di Stabilità n.178/2020, il D.L. 22 marzo 2021, n. 41 “Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19” Decreto Sostegni, pur in una situazione ancora in evoluzione e bisognosa di chiarificazioni, consentono di fornire alcune informazioni:

a) tutte le scuole ed i servizi prima infanzia potranno usufruire degli ammortizzatori sociali (12 settimane previste dalla legge di Stabilità più ulteriori 28 settimane a partire dell’1/4 prossimo), a tutela dei dipendenti, mediante le diverse forme previste (CIG o FIS in deroga e FIS ordinaria) che andranno a coprire parte della spesa complessiva per gli stipendi;

b) gli ammortizzatori non prevedono la copertura totale, né l’immediata erogazione del salario. Per i nostri Gestori resta quindi la facoltà di intervenire con risorse proprie, ove possibile, in particolare per anticipare lo stipendio, evitando che il dipendente ne resti privo per 4/5 mesi (questi sono i tempi di erogazione dell’INPS);

c) il DL 41/2021 sopracitato, contiene anche una serie di misure per le famiglie e i genitori lavoratori (bonus babysitter, congedi parentali, indennità per i lavoratori autonomi …) oltre che agevolazioni di natura fiscale.

Ciò premesso e con l’obiettivo di tenere in considerazione le esigenze di tutti gli aventi titolo (gestori, genitori e dipendenti), si indicano alcune possibili azioni da mettere in campo a partire dai prossimi giorni:

- le scuole, entro fine marzo, verificheranno l’esatto ammontare delle spese comunque sostenute durante il periodo di sospensione totale/parziale dell’attività;

- sulla base della specifica situazione, ciascuna scuola sarà in grado di comunicare alle famiglie la percentuale di riduzione della rata (retta mensile) del contributo annuale, da applicare già a partire dal mese di aprile;

- le riduzioni saranno mantenute, azzerate o rimodulate, tenendo conto dell’evoluzione della situazione;

- dovranno essere attentamente valutate le ore che il personale dipendente avrà prestato per organizzare e svolgere le attività a distanza o in presenza per diversamente abili e BES;

- per i bambini che avranno potuto frequentare perché la scuola avrà ritenuto di organizzare in presenza, (diversamente abili, BES e piccolo gruppo) la retta sarà regolarmente pagata.

L’anno scorso la FISM Nazionale, con propria circolare, ha indicato, come possibile, una decurtazione fino al 65% della retta, in un mese con attività completamente sospesa.
Quest’anno è opportuno che ciascun Gestore valuti con estrema attenzione la sostenibilità economica delle decisioni assunte. Il 65% è ragionevolmente coperto dai risparmi provenienti dagli ammortizzatori sociali e dai minori costi correnti per materie prime ed utenze, ma potrebbe essere importante valutare l’eventuale reperibilità di altre risorse, interne od esterne, finalizzate alla concessione di ulteriori riduzioni.

I Centri Servizi FISM, ove presenti, ed i professionisti che supportano la gestione della scuola, potranno fornire un valido sostegno a ciascuna realtà.

Assicuriamo l’impegno della FISM, a tutti livelli, per porre in essere ogni ulteriore iniziativa, pubblica e privata, in supporto alle nostre comunità educanti.

Come ci viene ricordato dalla sapienza cristiana, le difficoltà e i momenti di crisi possono tramutarsi in opportunità; confidiamo che questa difficile situazione possa far crescere una rinnovata consapevolezza del valore e del significato delle nostre opere educative e scolastiche.

 

 

Cordiali saluti.

 

Il Settore gestionale FISM Nazionale

 

 

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